Biografia
L’11 marzo 1919 Frà Daniele, al secolo Michele Natale, nasce a San Giovanni Rotondo da Berardino e Angelamaria De Bonis, entrambi coltivatori e pastori. E’ il quarto di sette figli. A cinque anni e mezzo Michelino comincia a studiare, ma i suoi studi regolari non vanno oltre la terza elementare, anche se le sue conoscenze del mondo rustico-agreste diventano ricche e profonde. Sin da piccolo aiuta i genitori e i fratelli nei lavori dei campi e dei pascoli. Qui ammira più volte un enorme uccello bianco che si posa nelle vicinanze e spesso nota anche un fascio di luce luminosa, proveniente da San Giovanni Rotondo, posarsi su di lui. Più tardi frà Daniele spiegherà questi fenomeni come segni della bontà del Signore ed espressioni della protezione di San Pio da Pietrelcina che lo seguiva fin da allora.
Il 4 giugno 1933, festa della Pentecoste, il giovinetto si reca alla chiesa del convento "Santa Maria delle Grazie" di San Giovanni Rotondo per partecipare alla Santa Messa, dare gli auguri al superiore del convento e ricevere da lui la benedizione, prima di entrare nel seminario cappuccino. Qui con grande sorpresa e gioia incontrerà San Pio, che da due anni era segregato, pronto per fare da diacono durante la celebrazione eucaristica.In quella circostanza San Pio gli mise la mano sulla testa, lo benedisse e gli disse: "Auguri, figlio mio". Due giorni dopo, Michelino entra nel convento di Vico del Gargano, per studiare e diventare sacerdote. Rimane nel convento di Vico del Gargano come postulante, per nove mesi.
Nel 1934, è trasferito a Foggia nel convento di Sant’Anna per sostituire come sacrista e portinaio un frate neo-professo andato altrove.
Il 25 marzo 1935, Michelino va a Morcone (BN) per la formazione religiosa e il noviziato e prende il nome di frà Daniele. Il 2 aprile dell’anno dopo si consacra al Signore con i voti temporane.
Il 12 maggio 1940 emette la professione perpetua. Durante la seconda guerra mondiale e nei primi anni del dopo-guerra frà Daniele fa il questuante-cuoco nel convento di Sant’Anna a Foggia, sempre sede del Superiore Provinciale.
Nel 1952, a frà Daniele, viene diagnosticato un tumore alla milza e si ricovera presso la clinica "Regina Elena" di Roma. In seguito, frà Daniele viene assegnato al convento di San Giovanni Rotondo, per motivi di salute, poi a quello di Vico del Gargano, di Isernia, e Cerignola con le mansioni di cuoco, questuante, portinaio, telefonista e sacrista.
San Pio gli si offre come padre spirituale e, da padre amoroso, gli affida diversi compiti, tra cui quello di messaggero conferenziere ed animatore dei Gruppi di Preghiera. Frà Daniele vive sotto la direzione spirituale e speciale di San Pio, mette in pratica i suoi suggerimenti, lo imita nella devozione a Gesù Sacramentato ed alla Vergine Santissima e lo segue sulla via del dolore e della sofferenza, ricevendo, tramite l’intercessione della Mamma Celeste e del suo padre spirituale, tante grazie e favori celesti per sé e per la gente che si affida alle sue preghiere ed ai suoi sacrifici. Per ultimo, frà Daniele, offre la sua vita per il nipote Padre Remigio Fiore gravemente malato.
Il 6 luglio 1994 a 75 anni di età, frà Daniele, per volontà del Signore, chiude gli occhi alla luce di questo mondo e li riapre alla luce della beata eternità. La tomba nella cappella di famiglia del cimitero di San Giovanni Rotondo, nella quale ora frà Daniele riposa, è meta continua di pellegrini che col passare del tempo diventano sempre più numerosi.